Archive for February, 2018

GREAT IS THE LORD IN HIS SAINTS

February 28, 2018

God descends into the soul inhabited by the fear of God; He remains there and becomes, as it were, the soul’s watchman.

He who possesses patience delivers himself from many sorrows.

Hope guides the sinner along the way of repentance to the mercy of God.

It pleases the Lord to show mercy and to save a man; in His love He does not tire of forgiving man his debts.

Just as smoke chases away bees, so too, the remembrance of wrongs chases wisdom out of the heart.

He who hides in his heart the remembrance of wrongs is like a man who feeds a snake on his chest.

He who bears his cross of sorrows with meekness will inherit in the life to come the glory of God.

St. Ephraim the Syrian

St. Ephraim the Syrian

IL VANGELO DI SAN GIOVANNI

February 28, 2018

Dopo questi fatti ci fu una festa dei Giudei, e Gesu’ ando’ a Gerusalemme. Ora in Gerusalemme c’e’ una vasca presso la Porta delle Pecore, che in Ebraico e’ chiamata Bethesda, avente cinque portici. In questi giacevano un gran numero di persone malate, ciechi, zoppi, paralitici, che aspettavano che le acque si muovessero. Poiche’ un angelo veniva giu’ ad una certa ora nella vasca ed agitava le acque; allora chiunque si buttava dentro per primo, dopo che le acque si agitavano, veniva sanato da qualsiasi malattia avesse. Ora un certo uomo si trovava li’ che aveva un’infermita’ da trentotto anni. Quando Gesu’ lo vide giacere li’, e seppe che era stato in quella condizione gia’ per lungo tempo, gli disse, “Vuoi essere guarito?”

L’uomo malato gli rispose, “Signore, non ho nessuno che mi metta nella vasca quando l’acqua viene agitata, ma mentre sto andando, un altro vi si butta dentro prima di me.”

Gesu’ gli disse, “Alzati, prendi il tuo lettino e cammina.” E immediatamente l’uomo fu reso sano, prese il suo lettino, e cammino’.

E quel giorno era il Sabato. I Giudei quindi dissero a colui che era stato curato, “E’ il Sabato; non ti e’ lecito portare il tuo lettino.”

Egli rispose loro, “Colui che mi ha guarito mi ha detto, ‘Prendi il tuo lettino, e cammina’.”

Allora essi gli chiesero, “Chi e’ l’Uomo che ti ha detto, ‘Prendi il tuo lettino e cammina’?” Ma quello che era stato guarito non sapeva chi fosse, poiche’ Gesu’ si era ritirato, una moltitudine si trovava in quel posto. In seguito Gesu’ lo trovo’ nel tempio, e gli disse, “Vedi, sei stato reso sano. Non peccare piu’, per evitare che cose peggiori ti vengano addosso.”

L’uomo allora si allontano’ e disse ai Giudei che era stato Gesu’ a guarirlo.

Per questo motivo i Giudei perseguitarono Gesu’, e cercarono di ammazzarlo, perche’ aveva fatto queste cose il Sabato. Ma Gesu’ rispose loro, “Il Padre mio e’ stato all’opera fino ad adesso, ed Io sono stato all’opera.”

Pertanto i Giudei cercarono ancor di piu’ di ammazzarlo, perche’ Egli non solo non rispetto’ il Sabato, ma disse anche che Dio era suo Padre, facendosi uguale a Dio. Allora Gesu’ rispose e disse loro, “In verita’, vi dico, il Figlio non puo’ far niente da se’ stesso, ma cio’ che vede il Padre fa’; poiche’ qualsiasi cosa Lui faccia, il Figlio anche la fa nello stesso modo. Poiche’ il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutte le cose che Lui stesso fa’; e gli mostrera’ opere piu’ grandi di queste, che voi possiate meravigliarvi. Poiche’ come il Padre risuscita i morti e da’ loro vita, proprio cosi’ il Figlio da’ vita a chi Egli vuole darla. Poiche’ il Padre non giudica nessuno, ma ha consegnato ogni giudizio al Figlio, che tutti onorino il Figlio proprio come onorano il Padre. Colui che non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.”

“In verita’, vi dico, colui che ascolta la Mia parola e crede in Colui che mi ha mandato ha vita per sempre, e non incorrera’ nel giudizio, ma e’ passsato dalla morte alla vita. In verita’, vi dico, l’ora sta venendo, ed e’ adesso, quando i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che ascolteranno vivranno. Poiche’ come il Padre ha vita in Se’, cosi’ ha concesso al Figlio di avere vita in Se’, e gli ha dato autorita’ anche per giudicare, perche’ Egli e’ il Figlio dell’Uomo. Non meravigliatevi di questo; poiche’ l’ora sta venendo in cui tutti coloro che giacciono nelle tombe udranno la Sua voce e verranno fuori – quelli che hanno fatto del bene, alla resurrezione di vita, e coloro che hanno fatto del male, alla resurrezione di condanna. Da Me stesso Io non posso fare niente. Da quel che sento, Io giudico; ed i Miei giudizi son giusti, perche’ Io non perseguo il Mio volere ma il volere del Padre che mi ha mandato.”

“Se Io porto testimonianza di Me stesso, la mia testimonianza non e’ vera. C’e’ un’altro che da’ testimonianza di Me, ed Io so che cio’ che Egli testimonia di Me e’ vero. Voi avete chiesto a Giovanni, e lui ha reso testimonianza alla verita’. Eppure la testimonianza per Me non e’ dall’uomo, ma dico queste cose che voi possiate essere salvati. Lui era la lampada che bruciava ed illuminava, e per un certo tempo voi avete voluto gioire nella sua luce. Ma io ho un testimone piu’ grande di Giovanni, poiche’ le opere che il Padre mi ha dato da completare – proprio le opere che faccio – Mi rendono testimonianza, che il Padre mi ha mandato. E il Padre stesso, che mi ha mandato, ha testimoniato di Me. Voi non avete mai udito la Sua voce, ne’ visto la Sua forma. Ma voi non avete la Sua parola a dimora in voi, perche’ a Colui che ha inviato, a Lui non credete. Voi scrutate le Scritture, poiche’ in esse pensate di avere vita eterna; ed esse son cio’ che testimonia di Me. Ma voi non volete venire a me che possiate avere vita.”

“Io non ricevo onore dagli uomini. Ma io vi conosco, che non avete l’amore di Dio in voi. Io sono venuto nel nome di mio Padre, e voi non mi accogliete; se un altro viene nel suo proprio nome, lui lo riceverete. Come potete voi credere, che vi date onore l’un l’altro, e non cercate l’onore che viene dal solo Dio? Non pensate che saro’ Io ad accusarvi al Padre; c’e’ uno che vi accusa – Mose’, nel quale confidate. Poiche’ se voi credevate a Mose’, credereste in Me; poiche’ egli scrisse di Me. Ma se voi non credete in cio’ che ha scritto, come crederete alle Mie parole?”

THE TRIUMPH OF ORTHODOXY

February 25, 2018

…looking into Jesus, the author and finisher of our Faith.

SAN CASTRESE

February 24, 2018

Per le sacre preghiere di san Castrese, Signore, di cui indegnamente porto il nome, abbi misericordia di me, che sono un peccatore e la mia miseria e’ grande.

San Castrese

Santo gerarca Castrese, martire di Cristo e confessore della retta Fede sotto l’empia progenie di Ario, venisti preservato da un angelo del Signore che guido’ una nave sfasciata e senza timone dalle sponde africane a quelle del Volturno, onde insieme ai tuoi compagni di martirio potessi rafforzare la Parola di Dio tra i fedeli in quelle terre; ascolta o fedele amico della Veritā le preghiere dalle cittā che ti onorano come patrono ed intercedi presso il Signore per noi.

IL VANGELO DI SAN GIOVANNI

February 22, 2018

Pertanto, quando il Signore seppe che i Farisei avevano saputo che Gesū attirava e battezzava piū discepoli di Giovanni (sebbene non fosse Lui stesso a battezzare, ma i suoi discepoli), Egli lasciō la Giudea e si diresse ancora verso la Galilea. Ma doveva passare per la Samaria.

Cosi’ Egli arrivō ad una cittā della Samaria, che ē chiamata Sychar, nei pressi del pezzo di terreno che Giacobbe diede a suo figlio Giuseppe. Ora il pozzo di Giacobbe era lī. Gesū allora, essendo stanco dal viaggio, si sedette vicino al pozzo. Era circa l’ora sesta.

Una donna samaritana venne ad attingere acqua. Gesū le disse, “Dammi da bere.” Poichē i Suoi discepoli erano andati in cittā per comprare cibo.

Allora la donna samaritana gli disse, “Com’ē che Tu, essendo un Giudeo, chiedi da bere a me, una donna samaritana. Poichē i Giudei non hanno contatti con i Samaritani.

Gesū rispose e le disse, “Se tu capissi il dono di Dio, e chi ē Colui che ti dice ‘Dammi da bere’, saresti tu a chiedere a Lui, ed Egli ti avrebbe dato acqua vivente.

La donna gli disse, “Signore, Tu non hai niente per attingere, ed il pozzo ē profondo. Dove allora otterrai quell’acqua vivente? Sei Tu piu’ grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo, e bevve da esso lui stesso, cosī come i suoi figli ed il suo bestiame?”

Gesu’ rispose e le disse, “Chiunque beva di quest’acqua avrā di nuovo sete, ma chi beve dell’acqua che Io gli darō non sarā mai assetato. Ma l’acqua che gli darō diverrā in lui una fonte di acqua sgorgante nella vita senza fine.”

La donna gli disse, “Signore, dammi di quest’acqua, che io non sia assetata, nē debba venire qui ad attingere.”

Gesū le disse, “Va’, chiama tuo marito, e venite qui.”

La donna rispose e disse, “Io non ho marito.”

Gesū le disse, “Hai detto bene, ‘Io non ho marito’, poichē hai avuto cinque mariti, e quello che hai adesso non ē tuo marito; in quello hai detto il vero.”

La donna gli disse, “Signore, sento che Tu sei un profeta. I nostri padri rendevano il culto su questa montagna, e voi Giudei dite che ē Gerusalemme il posto dove ciō deve essere fatto.

Gesū le disse, “Donna, credimi, sta venendo l’ora quando voi adorerete il Padre nē su questa montagna , nē in Gerusalemme. Voi adorate ciō che non conoscete, noi sappiamo a chi rendiamo il culto, poichē la salvezza appartiene ai Giudei. Ma l’ora sta venendo, ed ē adesso, quando il vero credente adorerā il Padre in spirito e veritā; poichē ē quegli che il Padre cerca per adorarLo. Dio ē Spirito, e quelli che Lo adorano devono farlo in spirito e veritā.”

La donna gli disse, “Io so che il Messia sta per arrivare” (che ē chiamato Cristo). “Quando Egli viene, ci dirā ogni cosa.”

Gesū le disse, “Io che ti parlo sono Lui.”

E a questo punto vennero i Suoi discepoli, e si meravigliarono che Egli stesse parlando a una donna; eppure nessuno disse, “Cosa cerchi?” o, “Perchē le stai parlando?”

La donna allora lasciō la sua pentola per l’acqua, si diresse alla cittā, e disse agli uomini, “Venite, a vedere un Uomo che mi ha detto ogni cosa che io abbia fatto. Potrebbe egli essere il Cristo?” Allora essi uscirono dalla cittā, e vennero da Lui.

Мученица Фотина (Светлана) Самаряныня

Nel frattempo i Suoi discepoli lo esortavano, dicendo, “Rabbi, mangia.”

Ma Egli disse loro, “Io ho cibo di cui voi non avete conoscenza.”

Allora i discepoli si chiesero fra di loro, “Qualcuno gli ha portato qualcosa da mangiare?”

Gesu’ disse loro, “Il mio cibo ē adempiere la volontā di Colui che mi ha mandato, e completare la Sua opera. Non dite voi, ‘Mancano ancora quattro mesi e poi ci sarā il raccolto?’ Ecco, Io vi dico, alzate gli occhi e guardate ai campi, poichē essi giā biancheggiano per il raccolto! E colui che miete riceve salario, e raccoglie frutti per la vita eterna, che sia chi semina e chi raccoglie possano gioire insieme. Poichē in questo il detto ē vero: ‘Uno semina ed un altro raccoglie.’ Io vi invio a raccogliere ciō per cui non avete lavorato; altri hanno lavorato, e voi siete subentrati nei loro lavori.”

E molti dei Samaritani di quella cittā credettero in Lui per le parole della donna che testimoniava, “Egli mi ha detto ogni cosa che io abbia fatto.” Cosī quando i Samaritani vennero da Lui, lo esortarono a stare con loro; e Lui rimase lī due giorni. E molti di piū credettero per le Sue parole.

Allora essi dissero alla donna, “Adesso noi crediamo, non per quello che tu hai detto, poichē abbiamo ascoltato Lui e sappiamo che Egli ē invero il Cristo, il Salvatore del mondo.

Ora, dopo questi due giorni, Lui partī da lī e andō in Galilea. Poichē Gesū stesso testimoniava che un profeta non ha onori nella sua terra. Cosī quando Lui venne in Galilea, i Galilei lo accolsero, avendo visto tutte le cose che Egli fece a Gerusalemme durante la festa; poichē anch’essi erano andati alla festa.

Cosī Gesū venne ancora a Cana di Galilea, dove Lui aveva tramutato l’acqua in vino. E c’era un certo nobiluomo a Cafarnao il cui figlio era malato. Quando egli udī che Gesū era partito dalla Giudea per la Galilea, andō da Lui e lo implorō di venire e guarire suo figlio, poichē egli era sul punto di morire. Allora Gesū gli disse, “A meno che voi gente non vediate segni e miracoli, in nessun modo crederete.”

Il nobile gli disse, “Signore, vieni prima che mio figlio muoia!”

Gesū gli disse, “Va’ per la tua strada, tuo figlio vive.” E l’uomo credette alle parole che Gesū gli disse, e andō per la sua strada. E mentre stava andando, i suoi servi lo incontrarono e gli raccontarono, dicendo, “Tuo figlio vive!”

Allora egli chiese loro l’ora in cui era migliorato. E loro gli dissero, “Ieri all’ora settima le febbre lo ha lasciato.” Cosī il padre seppe che era stato alla stessa ora in cui Gesū gli disse, “Tuo figlio vive.” E lui stesso credette, con tutta la sua casa.

Questo ancora ē il secondo miracolo che Gesū fece quando Egli fu venuto in Galilea dalla Giudea.

IL VANGELO DI SAN GIOVANNI

February 21, 2018

C’era un uomo dei Farisei chiamato Nicodemo, un capo dei Giudei. Quest’uomo venne da Gesu’ di notte e gli disse, “Rabbi, noi sappiamo che Tu sei un maestro venuto da Dio; poiche’ nessuno puo’ dare questi segni senza che Dio sia con lui.”

Gesu’ rispose e gli disse,”In verita’, ti dico, a meno che uno non rinasca, egli non puo’ vedere il regno di Dio.”

Nicodemo gli disse, “Come puo’ un uomo nascere quando e’ vecchio? Puo’ entrare di nuovo nel grembo di sua madre e nascere?”

Gesu’ rispose, “In verita’, ti dico, a meno che uno nasca da acqua e dallo Spirito, egli non puo’ entrare nel regno di Dio. Cio’ che nasce dalla carne e’ carne, e cio’ che nasce dallo Spirito e’ spirito. Non meravigliarti che ti ho detto, ‘Tu devi rinascere’. Il vento soffia dove vuole, e tu ne senti il suono, ma non puoi dire da dove viene e dove va. Cosi’ sono quelli che nascono dallo Spirito.”

Nicodemo rispose e gli disse, “Come questo puo’ essere?”

Gesu’ rispose e gli disse, “Voi siete i maestri di Israele, e non sapete queste cose? In verita’, ti dico, Noi parliamo di cio’ che sappiamo e testimoniamo quello che abbiamo visto, e voi non ricevete la Nostra testimonianza. Se Io ti ho parlato di cose terrene e tu non credi, come crederai se ti parlo di cose celesti? Nessuno e’ asceso al cielo se non Colui che e’ disceso dal cielo, e cioe’, il Figlio dell’Uomo che e’ nei cieli. E come Mose’ sollevo’ il serpente nel deserto, proprio cosi’ il Figlio dell’Uomo deve essere sollevato, che chiunque creda in Lui non debba perire ma avere vita eterna. Poiche’ Dio ha tanto amato il mondo da dargli il Suo unico Figlio generato, che chiunque creda in Lui non debba perire ma avere vita per sempre. Poiche’ Dio non ha mandato Suo Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinche’ il mondo attraverso di Lui possa essere salvato.

“Colui che crede in Lui non e’ condannato; ma chi non crede e’ gia’ condannato, perche’ non ha creduto nel nome del solo Figlio di Dio generato. E la condanna e’ questa, che la luce e’ venuta nel mondo, e gli uomini amarono le tenebre piuttosto che la luce, perche’ le loro opere erano malvagie. Poiche’ chiunque opera il male odia la luce e non viene alla luce, per paura che le sue azioni siano esposte. Ma colui che opera il vero viene alla luce, che le sue opere possano essere viste chiaramente, che esse sono state fatte in Dio.”

Dopo queste cose Gesu’ ed i suoi discepoli vennero nella terra di Giuda, e li’ Egli rimase con loro e battezzava. Ora anche Giovanni stava battezzando in Aenon vicino Salim, perche’ li’ c’era molta acqua. E quelli venivano ed erano battezzati. Poiche’ Giovanni ancora non era stato gettato in prigione.

Li’ sorse poi una disputa tra alcuni discepoli di Giovanni ed i Giudei riguardo la purificazione. Ed essi vennero da Giovanni e gli dissero, “Rabbi, Colui che stava con te oltre il Giordano, al quale tu hai dato testimonianza – ecco, sta battezzando, e tutti stanno andando da Lui.”

Giovanni rispose e disse, “Un uomo non puo’ ricevere niente a meno che non gli sia dato dal cielo. Voi stessi mi date testimonianza, che io ho detto, ‘Io non sono il Cristo’, ma, ‘Io sono stato mandato davanti a Lui’. La sposa appartiene allo sposo; ma l’amico dello sposo, che sta attento e lo sente, gioisce grandemente udendo la sua voce. Pertanto questa mia gioia e’ adempiuta. Lui deve crescere, ma io devo diminuire. Colui che viene dall’alto sta al di sopra di tutto; colui che e’ dalla terra e’ della terra e della terra parla. Colui che viene dal cielo e’ al di sopra di tutto. E cio’ che Lui ha visto e udito, quello Lui testimonia; e nessuno accoglie la Sua testimonianza. Colui che ha accolto la Sua testimonianza ha certezza che Dio e’ vero. Poiche’ Colui che Dio ha mandato da’ voce alla parola di Dio, poiche’ Dio non gli ha dato lo Spirito con misura. Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle Sue mani. Colui che crede nel Figlio ha vita per sempre; e colui che non crede nel Figlio non vedra’ la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui.”

IL VANGELO DI SAN GIOVANNI

February 20, 2018

Dopo tre giorni ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea, e la madre di Gesu’ era li’. Gesu’ ed i suoi discepoli furono invitati alla festa di nozze. E quando le scorte di vino furono esaurite, la madre di Gesu’ gli disse, “Non hanno piu’ vino.”

Gesu’ le disse, “Donna, cosa ha a che fare questa tua preoccupazione con Me? La mia ora non e’ ancora arrivata.” Sua madre disse ai servi, “Qualunque cosa vi dira’, voi fatela.”

Ora sei giare di pietra erano nei pressi, secondo i riti di purificazione dei Giudei, con una capacita’ di 20 o 30 galloni ciascuna. Gesu’ disse loro, “Riempite le giare con acqua.” Ed essi le riempirono fino all’orlo. Ed Egli disse loro, “Adesso versatene un poco, e portatelo al maestro della festa.” E cosi’ fecero. Quando il maestro della festa ebbe assaggiato l’acqua che fu fatta vino, e non sapeva da dove esso veniva (ma i servi che avevano versato l’acqua lo sapevano), egli chiamo’ lo sposo. E gli disse, “Chiunque offre all’inizio il vino migliore, e quando gli ospiti ne hanno ben bevuto, allora quello inferiore. Tu hai conservato il vino migliore per la fine!”

Questo primo segno Gesu’ lo diede a Cana di Galilea, e manifesto’ la Sua gloria; ed i Suoi discepoli credettero in Lui. Dopo Egli si reco’ a Cafarnao, Lui, Sua madre, i Suoi fratelli, ed i Suoi discepoli; e vi rimasero non molti giorni.

 

Ora la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesu’ ando’ a Gerusalemme. E trovo’ nel tempio coloro che vendevano buoi e pecore e colombe, ed i cambiamoneta che facevano affari. Quando Egli ebbe fatto una frusta con piccole corde, caccio’ tutti quelli dal tempio, con le pecore ed i buoi, e butto’ per aria il denaro dei cambiamoneta e rovescio’ i tavoli. Ed Egli disse a coloro che vendevano colombe, “Portate via queste cose! Non fate della casa di Mio Padre una casa di mercanti!” Allora i Suoi discepoli ricordarono che stava scritto, “Zelo per la Tua casa mi ha divorato.”

Allora i Giudei risposero e gli dissero, “Quale segno ci mostri, poiche’ fai queste cose?”

Gesu’ rispose e disse loro, “Distruggete questo tempio, ed in tre giorni Io lo innalzero’ di nuovo.”

Allora i Giudei dissero, “Ci son voluti quarantasei anni per costruire questo tempio, e Tu lo innalzerai in tre giorni?”

Ma Lui parlava del tempio del Suo corpo. Percio’, quando Egli fu risorto dai morti, i Suoi discepoli ricordarono che Lui aveva detto loro questo; ed essi credettero nella Scrittura e nella parola che Gesu’ aveva detto.

 

Ora mentre Lui si trovava a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti credettero nel Suo nome quando videro i segni che fece. Ma Gesu’ non si impegno’ con loro, perche’ Egli conosceva gli uomini, e non aveva bisogno della testimonianza degli uomini, poiche’ Egli sapeva cosa c’era nell’uomo.

IL VANGELO DI SAN GIOVANNI

February 19, 2018

Il principio fu la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Sin dal principio Lui era con Dio.

Tutte le cose furono fatte attraverso di Lui, e niente di cio’ che esiste fu fatto senza di Lui.

In Lui era la Vita, e la vita fu la luce degli uomini.

E la luce risplende nella tenebra, e la tenebra non puo’ contenerla.

 

Ci fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Quest’uomo venne per testimoniare, per dare testimonianza della Luce, in modo che tutti per suo mezzo potessero credere. Egli non era quella Luce, ma fu mandato per dare testimonianza di quella Luce. Quella che era la vera Luce, che da’ la luce ad ogni uomo che viene al mondo.

Egli fu nel mondo, ed il mondo era stato fatto attraverso di Lui, ma il mondo non lo riconobbe. Egli venne a cio’ che era suo, e cio’ che era suo non volle riceverlo. Ma a tutti coloro che lo ricevettero, a loro Egli diede il diritto di diventare figli di Dio, a coloro che credono nel suo nome: che nacquero non dal sangue, non dalla volonta’ carnale, non dal volere dell’uomo, ma di Dio.

 

E la Parola prese carne e dimoro’ tra noi, e noi contemplammo la sua gloria, la gloria del solo generato dal Padre, pieno di grazia e verita’.

Giovanni gli diede testimonianza e grido’, dicendo ‘Egli e’ Colui del quale ho detto „Colui che viene dopo di me e’ preferito prima di me, poiche’ Egli fu prima di me”’.

E noi tutti ricevemmo della sua pienezza, e grazia per grazia. Poiche’ la legge fu data attraverso Mose’, ma grazia e verita’ vennero attraverso Gesu’ Cristo. Nessuno mai ha visto Dio.  Il solo Figlio generato, che risiede nel seno del Padre, Lui lo ha proclamato.

 

Ora questa e’ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono preti e Leviti da Gerusalemme per chiedergli, „Chi sei tu?”.

Lui confesso’, e non nego’, ma confesso’, „Io non sono il Cristo”.

E loro gli chiesero, „Chi allora? Sei Elia?”.

Lui disse, „Non lo sono”.

„Sei tu il Profeta?”.

E lui rispose, „No”.

Allora gli dissero, „Chi sei tu, che noi si possa dare una risposta a coloro che ci hanno mandati? Cosa dici di te stesso?”.

Lui disse, „Io sono ‘la voce di uno che grida nel deserto: ‘appianate la via del Signore’, come il profeta Isaia disse.

Ora, coloro che erano stati inviati erano dei Farisei. E gli chiesero, dicendo, „Allora perche’ battezzi se non sei il Cristo, ne’ Elia, ne’ il Profeta?”.

Giovanni rispose loro, dicendo, „Io battezzo con acqua, ma c’e’ Uno in mezzo a voi che voi non conoscete. Egli e’ colui che, venendo dopo di me, è preferito prima di me, i lacci dei cui sandali io non sono degno di allentare.”

Queste cose accaddero in Bethabara oltre il Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

 

Il giorno dopo Giovanni vide Gesu’ venire verso di lui, e disse, „Eccolo! L’Agnello di Dio che porta via il peccato del mondo! Egli e’ colui del quale ho detto, ‘Dopo di me viene un Uomo che e’ preferito prima di me, poiche’ Egli fu prima di me.’ Non sapevo chi era; solo che doveva essere rivelato ad Israele, per questo venni a battezzare con acqua.”

E Giovanni testimonio’, dicendo, „Io ho visto lo Spirito discendere dai cieli come una colomba, e rimanere su di Lui. Non lo conoscevo, ma Colui che mi invio’a battezzare con acqua mi disse, ‘Colui su cui vedrai discendere lo Spirito, e rimanere su di Lui, quegli e’ Colui che battezza con lo Spirito Santo’. Ed io ho visto e testimoniato che Egli e’ il Figlio di Dio.”

 

Ancora, il giorno seguente, Giovanni stava con due suoi discepoli. E guardando Gesu’ mentre camminava, disse, „Ecco l’Agnello di Dio!”

I due discepoli lo udirono cosi’ parlare, e seguirono Gesu’. Allora Gesu’ si volto’, e vedendo che lo seguivano, disse loro,”Cosa cercate?”

Loro gli dissero, „Rabbi” (che significa, se tradotto, Maestro), „dove sei alloggiato?”

Egli disse loro, „Venite e vedete.” Loro andarono e videro dove Egli stava, e rimasero con Lui quel giorno (era intorno all’ora decima).

Uno dei due che udirono Giovanni parlare, e Lo segui’, era Andrea, il fratello di Simone Pietro. Lui dapprima trovo’ suo fratello Simone, e gli disse, „Abbiamo trovato il Messia (che e’ tradotto, il Cristo).” E lo porto’da Gesu’.

Ora quando Gesu’ lo guardo’, gli disse, „Tu sei Simone il figlio di Giona. Tu ti chiamerai Cefa” (che e’ tradotto, una Pietra).

 

Il giorno seguente Gesu’ volle andare in Galilea, e trovo’ Filippo e gli disse, „Seguimi”. Ora Filippo era da Bethsaida, la citta’ di Andrea e Pietro. Filippo trovo’ Nataniele e gli disse, „Abbiamo trovato Colui del quale Mose’ nella legge, ed anche i profeti, scrissero – Gesu’ di Nazareth, il figlio di Giuseppe.”

E Nataniele gli disse, „Puo’ mai venire qualcosa di buono da Nazareth?” Filippo gli rispose, „Vieni e vedi.”

Gesu’ vide Nataniele venire verso di Lui, e disse di lui, „Ecco, un Israelita invero, nel quale non vi e’ inganno!”

Nataniele gli disse, „Come fai a conoscermi?” Gesu’ rispose e gli disse, „Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto l’albero di fico, Io ti ho visto.”

Nataniele rispose e gli disse, „Rabbi, Tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il Re di Israele!”

Gesu’ rispose e gli disse, „Tu credi perche’ ti ho detto ‘ti ho visto sotto l’albero di fico’? Vedrai cose ben piu’ grandi di queste.” E gli disse, „In verita’, ti dico, tu vedrai i cieli aprirsi, e gli angeli di Dio ascendere e discendere sul Figlio dell’Uomo.”

San Giovanni il Teologo

IL RESTO DEL RESTO

February 18, 2018

Siamo ponti che uniscono due estremita’ del nulla?

Grondanti un arcano significato, inciampiamo tra meraviglia e dolore, con buona creanza dando senso alla fatica di Sisifo.

Ti svelai nelle Tue opere! E per la luce e la terra, e per l’acqua e l’aria, Ti resi grazie.

Ma quando fui sulle mie ginocchia, ricevesti un sorriso beffardo, nell’insensata superbia di chi vive sapendo di dover morire.

Ci consola lo specchiarci negli occhi di un figlio, negli anni in cui il frutto e’ acerbo, prima della sua caduta. E li’ annegare!

Hear, O heavens, and give ear, O earth: for the LORD hath spoken, I have nourished and brought up children, and they have rebelled against me. The ox knoweth his owner, and the ass his master’s crib: but Israel doth not know, my people doth not consider.

Ah sinful nation, a people laden with iniquity, a seed of evildoers, children that are corrupters: they have forsaken the LORD, they have provoked the Holy One of Israel unto anger, they are gone away backward. Why should ye be stricken any more? ye will revolt more and more: the whole head is sick, and the whole heart faint. From the sole of the foot even unto the head there is no soundness in it; but wounds, and bruises, and putrifying sores: they have not been closed, neither bound up, neither mollified with ointment.

Your country is desolate, your cities are burned with fire: your land, strangers devour it in your presence, and it is desolate, as overthrown by strangers. And the daughter of Zion is left as a cottage in a vineyard, as a lodge in a garden of cucumbers, as a besieged city. Except the LORD of hosts had left unto us a very small remnant, we should have been as Sodom, and we should have been like unto Gomorrah.

Hear the word of the LORD, ye rulers of Sodom; give ear unto the law of our God, ye people of Gomorrah.

Poi Ti ho sentito, Signore; nell’aridita’ miserabile del mio deserto, nella cacofonia del mio spirito, nonostante avessi sperperato come bronzo risonante ogni talento ricevuto, Ti ho sentito.

Nella mia quieta disperazione, Ti ho sentito; senza aver meriti ai Tuoi occhi, tra le eco assordanti della mia vanita’ ed orgoglio, nei fumi della mia vana rabbia per le opere del nemico, li’ Ti ho sentito. Avrai misericordia, Signore?

Poiche’ meriti continuo a non averne, e la mia fede somiglia tanto a sete di giustizia. Avrai misericordia, Signore?

Noi siamo quelli che credono senza comprendere, avviluppati nei lacci di questo mondo, il nostro rifiuto non serve a negarlo come unica realta’ che capiamo. Avrai misericordia, Signore? Non siamo santi e mai lo saremo; avrai misericordia, Signore?

La mia croce e’ stata solo quella di sentirmi sempre un estraneo ovunque abbia vissuto, perfino a casa mia. Ero muto quando ascoltavano ed erano sordi quando ho parlato, Signore. Una croce piccola e leggera, e pure non riesco a sopportarla; avrai misericordia, Signore?

Io son quello che con due monete in tasca Te ne da’ solo una, li’ fuori la chiesa. Avrai misericordia? Non ho molto, ma non ho mai avuto bisogno di niente, e pure con due monete Te ne do’ solo una. Proprio li’, fuori la chiesa. Avrai misericordia, Signore? Per chi non riesce a credere che il resto gli sara’ dato in aggiunta, Signore,  avrai misericordia?

Per tutte le volte che non troviamo le parole, per tutte le volte in cui la nostra preghiera e’ muta, prosciugata dall’aridita’ del nostro cuore, avrai misericordia? Tu che sai quello che vogliamo dire anche se non sappiamo dirlo, Signore, avrai misericordia? Quando nella nostra vergogna non riusciremo ad alzare gli occhi di fronte a Te, nell’ora in cui moriremo….. avrai misericordia, Signore?

Wash you, make you clean; put away the evil of your doings from before mine eyes; cease to do evil; Learn to do well; seek judgment, relieve the oppressed, judge the fatherless, plead for the widow.

Come now, and let us reason together, saith the LORD: though your sins be as scarlet, they shall be as white as snow; though they be red like crimson, they shall be as wool. If ye be willing and obedient, ye shall eat the good of the land: But if ye refuse and rebel, ye shall be devoured with the sword: for the mouth of the LORD hath spoken it.

Abbi misericordia, o Signore!

Noi siamo quelli che ammaestrati dal diavolo hanno creduto in Dio. Siamo quelli a cui la Parola e’ nascosta o distorta in ogni modo, a cui l’esempio e’ negato, negato da ogni respiro del mondo. Abbi misericordia, Signore.

Noi siamo quelli ammazzati nell’anima a milioni, ovunque nel mondo, e non vi son segni che accompagnino questo martirio. Siamo quelli calunniati ed esclusi per amor Tuo, e non riusciamo a gioire per questo. Siamo quelli che non vedono fratelli quando si guardano intorno. Abbi misericordia, Signore.

Noi siamo quelli che credono per il semplice fatto di riuscire a credere, nonostante tutto, tutto cio’ che poteva essere e non e’ stato, tutto cio’ che e’ stato e non doveva essere. Noi siamo quelli che hanno visto e pure han creduto, quelli che qui mai Ti vedranno e mai neppure han tentato. Noi siamo il resto del resto. Abbi misericordia, Signore.

Noi siamo quelli che dimenticano che la vendetta e’ Tua, Signore, e la desiderano; invano, poiche’ la rabbia degli uomini non e’ la giustizia di Dio. Solo Tu ripagherai! Siam quelli che fissano l’abisso nel loro cuore e pure non disperano. Noi siamo il resto del resto. Abbi misericordia, Signore.

Noi siamo i codardi che pretendono di amarTi e Ti chiedono di non mandar loro prove che ritengono insuperabili. Siamo i miserabili che giudicano Pietro e Tommaso nella comodita’ del loro divano, siamo dell’empia stirpe di chi ritiene che avrebbe creduto prima e meglio degli apostoli, avessi Tu camminato in mezzo a noi e non a loro. Noi siamo il resto del resto. Abbi misericordia, Signore.

Noi siam quelli che si chiedono quanto l’uomo sia davvero libero, siamo i comprensivi giudici di noi stessi e gli implacabili accusatori degli altri. Noi siamo quelli che non riescono a darTi neppure il poco che hanno deciso di offrirti, quelli incapaci di mettere ordine in casa loro che pretendono di mettere a posto il mondo. Noi siamo il resto del resto. Abbi misericordia, Signore.

 

Poiche’ questa e’ la fede che troverai, Signore, quando verrai di nuovo, finalmente in gloria.

Una fede stropicciata e rammendata, strenuamente ricordata. Stanca oltre ogni dire, asfissiata per legge, insultata per vezzo. Raggomitolata in se stessa, mai consolata se non da se stessa. Impossibilitata a colpire ed incapace di arrendersi, priva di miracoli ed un miracolo lei stessa.

Un’assurditā per il mondo, Signore, siccome follia per il mondo ē la Tua Croce.

Questa e’ la fede che troverai. Una fede che e’ brace opaca, non fiamma potente, ma e’ brace conservata nel gelo. Abbi misericordia, Signore.

Ciuffi d’erba e non messi rigogliose troverai, ma e’ erba che ha spaccato il cemento. Piccole gocce d’acqua e non fonti zampillanti, ma gocce che si son fatte strada nelle rocce del deserto. Abbi misericordia, Signore.

Una fede pugnalata incessantemente alle spalle mentre le sorridono, che e’ sopravvisuta a tutti gli assassini.

Questo e’ cio’ che rimane, il resto del resto. Abbi misericordia, Signore.

Poiche’ amiamo i nostri nemici, Signore, al punto da non ricordare di averne alcuno, ma odiamo i Tuoi nemici, con un odio perfetto. Poiche’ non ci lamenteremo se darai la paga anche a chi nella vigna non e’ mai venuto a lavorarci. Poiche’ ringrazieremmo Dio anche se questa fosse l’unica vita donataci. Abbi misericordia, Signore.

 

Siamo ponti che uniscono la terra al Cielo, che principiano dal nulla in direzione del Tutto, fatti dal niente e sospesi sul niente, tra vertigini di potere e sconforto quella direzione e’ l’unica cosa che ci mantiene.

Non e’ semplice, o Signore, anche solo capire che non e’ necessario capire, e solo aver fede….. abbi misericordia.

Per i vivi e per i morti, Signore, abbi misericordia.

Per tutti coloro che furono, sono e saranno ingannati, Signore, abbi misericordia.

Per tutti quelli trascinati a fondo dai lacci di questo mondo, Signore, abbi misericordia.

Abbi misericordia di noi peccatori, Figlio di Dio, Tu che puoi tutto: abbi misericordia di noi.

BIBLICAL INERRANCY

February 17, 2018

The very bastion for Christians to defend the Church from all the snowflakes of Orthodisneyland.